Pontremoli e la Via Francigena. Due passi nel Centro Storico

Pontremoli è un importante centro della Lunigiana, ricco di storia, cultura e tradizioni. Nel Medioevo era definita unica chiave e porta della Toscana ed è famosa sopratutto per essere una bellissima tappa della Via Francigena.
Pontremoli è nota anche come Città del Libro, grazie al prestigioso Premio Letterario Bancarella che fu istituito nel 1952. La manifestazione, una delle più importanti in Italia, non ha una giuria di critici, ma di librai ambulanti provenienti da tutto il paese, che assegna il premio a chi ha riscosso più successo tra il pubblico. Nel 1953 il Premio venne assegnato ad Ernest Hemingway per Il Vecchio e il Mare, con cui vincerà il Nobel.

Itinerario a Piedi

L’itinerario tra le Vie di Pontremoli comincia nel cuore della città, in Piazza della Repubblica, dove è possibile parcheggiare l’auto gratuitamente durante i giorni festivi. La grande Piazza rettangolare, su cui si affacciano il Palazzo del Comune, il Tribunale e i Palazzi Pavesi e Bocconi è dominata dal Campanone, enorme torre alta 36 metri. La grande Torre Campanaria, simbolo di Pontremoli, faceva parte di una vera e propria fortezza, detta Cacciaguerra, eretta nel centro della città per dividere le fazioni guelfa e ghibellina, in perenne conflitto tra di loro.

Piazza della Repubblica: Campanone

L’adiacente Piazza del Duomo, dove si trova il Punto di Informazioni Turistiche, è dominata dalla maestosa facciata marmorea della Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta. La costruzione della Chiesa si deve al voto, formulato dalla popolazione nel 1630, perché la Madonna salvasse la città da una terribile pestilenza. Questo evento è ricordato, ogni anno, il 2 luglio con una grande celebrazione religiosa.

Sull’altro lato della Piazza si trova il Palazzo Vescovile, dove ha sede il Museo Diocesano, che ospita un’interessante sezione dedicata alla Via Francigena e i momenti salienti della storia del Cristianesimo in Lunigiana.

Cattedrale di Santa Maria Assunta

Proseguendo lungo Via Garibaldi si incontrano due tra le Chiese più antiche della città: San Geminiano, dedicata al Patrono della città e San Nicolò. Vale la pena ammirare il portale in bronzo di quest’ultima, sul quale sono raffigurati, incisi su numerose formelle, scene della storia della città.

Il Borgo prosegue tra due file ininterrotte di palazzi fino a Porta Parma, antico ingresso fortificato e principale accesso alla città per chi proveniva da Nord. Salendo lungo le strette e ripide stradine (i surchèti) o le scalinate del Borgo del Piagnaro, il nucleo più antico dell’abitato, si raggiunge in breve tempo il maestoso Castello del Piagnaro. Il Castello domina, in posizione strategica, il centro storico di Pontremoli. Il suo nome deriva dalla presenza di cave di piagne, caratteristiche tegole ricavate da lastre di pietra arenaria utilizzate in Lunigiana per realizzare tetti e coperture.

Castello del Piagnaro

Castello del Piagnaro

Il Castello del Piagnaro oggi è sede del Museo delle Statue Stele lunigiane. Le Statue Stele sono sculture antropomorfe, in pietra arenaria, databili tra il IV e il I secolo a.C., rinvenute in Val di Magra, la cui funzione e il significato enigmatico restano ancora in buona parte sconosciuti.

Statue Stele lunigiane

Statue Stele lunigiane

Tornando dal Castello verso il centro città, attraverso un percorso molto suggestivo, è possibile raggiungere il Ponte Medioevale di San Francesco di Sopra, detto della Crësa. Al di là del Ponte, proprio a ridosso del Torrente Verde, ha inizio la Passeggiata dei Chiosi che conduce verso Villa Dosi Delfini. All’inizio del Ponte si può invece scendere una scaletta e percorrere verso Sud la passeggiata lungo la riva del Torrente Verde fino al Parco della Torre, dominato dall’altro maestoso Ponte medioevale, quello di San Francesco di Sotto, detto anche Ponte Stemma, al termine del quale si erge la Torre dei Seratti, chiusa un tempo dall’omonima porta.

Ponte San Francesco di Sopra

Torrente Verde

All’estremità meridionale della città si trova la Chiesa di San Pietro, che conserva il celebre Labirinto, una lastra in pietra arenaria scolpita che raffigura un labirinto corredato da simboli e da un’iscrizione. Il Labirinto, simbolo che nel Medioevo richiamava il pellegrinaggio e la via tortuosa alla ricerca della salvezza, è presente in numerosi luoghi lungo la via Francigena.

 

 

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