Oman. Lungo la Via dell’Incenso

Vallate lussureggianti di banani e palme da dattero, montagne e pascoli verdi, spiagge incontaminate. Questa terra ricca di fascino è Salalah, la capitale del Dhofar, una delle rotte commerciali più affascinanti al mondo: la Via dell’Incenso.

Il Governorato Dhofar, regione meridionale dell’Oman, era punto di partenza di grandi carovane che, dalle Coste Meridionali della Penisola Arabica e attraverso le montagne del Nord dello Yemen, sfidavano le ostili sabbie del deserto e con un percorso di oltre 2.400 km arrivavano fino al Mediterraneo.

In Grecia e soprattutto a Roma l’uso di mirra, di spezie orientali e soprattutto di incenso era, infatti, molto diffuso.

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La grande ricchezza di questa regione si è basata per secoli, sui bassi e nodosi alberi da cui si estrae la resina più pregiata al mondo.

Il Boswellia sacra, nome scientifico di questi alberi, ha reso l’Oman un paese ricchissimo e ne ha fatto la sua storia e la sua fortuna. Intorno ad essi sono sorte intere città che hanno vissuto a lungo nella prosperità grazie a questa resina, considerata più preziosa dell’oro.

L’arbusto da cui si estrae cresce nei pressi di Rekyhut, al confine con lo Yemen. Dopo la raccolta della resina da parte dei beduini, che avviene tra maggio e giugno, e la sua lavorazione in incenso, la produzione viene convogliata a Sumhurum, città in cui viveva, secondo la leggenda, la Regina di Saba, che la chiamava Lacrima degli Dei, e da cui partivano le spedizioni di incenso e del suo olio essenziale dirette al Mediterraneo.

La combustione di resine o legni aromatici ha sempre accompagnato le cerimonie sacre di tante tradizioni. L’incenso, in particolare, è stato usato per la pulizia del corpo e dello spirito, come medicinale, nelle sepolture e soprattutto nelle funzioni sacre e a fini devozionali.

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L’antica via dell’incenso del Wadi Dawkah, la Frankincense Trail, è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità non solo per la bellezza del paesaggio ma anche perché, grazie alla sua posizione strategica, era lo snodo essenziale dei commerci ed è qui che venivano a contatto mondi lontanissimi e diversi tra loro come l’Europa, l’India, l’Africa e l’Asia, mescolando anche scienza e cultura.

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Ancora oggi è facile trovare le tracce della via dell’incenso nella capitale di Salalah, tra i resti dell’oasi carovaniera di Shisr, tra le rovine di Al Balid al Museum of the Frankincense Land, al vecchio Suq della città e negli antichi e fiorenti porti di Al Baleed e di Sumhuran.

 


 


 

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