Il mondo fuggevole di Toulouse – Lautrec. La Mostra a Palazzo Reale

Ma se vi dico Parigi, cosa che vi viene in mente? Se avete risposto la Belle Èpoque, il Moulin Rouge, la libertina e peccaminosa vita notturna di Montmartre con le sue case chiuse, i cabaret e i caffè concerto, punto di riferimento di artisti e scrittori, i primi spettacoli cinematografici dei fratelli Lumière…beh…ALLORA SIAMO SULLA STESSA LUNGHEZZA D’ONDA RAGAZZI, MI PIACETE! E quindi vi dico che non potete perdervi la STRAORDINARIA Mostra di Toulouse-Lautrec di Palazzo Reale a Milano!

Già, perché Toulouse-Lautrec, PADRE SUPREMO ED INCONTRASTATO DELLA GRAFICA E DEI MANIFESTI PUBBLICITARI, è stato sicuramente l’artista che meglio di tutti è riuscito a raccontare con la sua pittura, attraverso un nuovo e provocatorio realismo, le storie di quel mondo MODERNO e dei suoi personaggi senza nessuna critica morale ma con grande introspezione pittorica, attraverso l’utilizzo di linee impetuose e sensuali, colori puri e intensi, contorni decisi.

La Mostra

Henri de Toulouse-Lautrec nasce da una famiglia aristocratica ad Albi nel 1864. I genitori erano cugini di primo grado e questa consanguineità gli causò una grave malattia genetica alle ossa. Comincia ad interessarsi al disegno e alla pittura nel 1879 durante la convalescenza necessaria per riprendersi da due rovinose cadute che gli provocheranno deformazioni permanenti alle gambe. Le prime opere di questo periodo ritraggono cavalli, scene di caccia e i ritratti di donne e amici. 

IL MONDO FUGGEVOLE DI TOULOUSE LAUTREC

Nel 1881 si trasferisce a Parigi, dove entra in contatto con gli artisti legati all’Impressionismo: Manet, Renoir, Degas e Van Gogh. In questi anni frequenta assiduamente il mondo intorno a Pigalle, con i tabarin, la vita di strada, le case di tolleranza, che gli forniranno i soggetti ideali per la sua arte, sempre attenta alla vita reale e pervasa da una forte carica espressiva. Proprio all’interno del più famoso tabarin, il Moulin Rouge, nel 1891 inizierà un’intensa attività di grafico affichiste. In poco meno di dieci anni immortalò tutti i protagonisti di quel mondo notturno, rivolgendo a quello delle prostitute uno sguardo particolare, ritraendole in diversi momenti della giornata, durante la toeletta alla mattina e in attesa dei clienti alla sera.

Il Giapponismo

Conosciamo tutti i manifesti di Toulouse-Lautrec, veri e propri capolavori dell’arte grafica e importanti documenti di quell’epoca, ma forse non tutti sanno che parte della sua produzione fu ispirata all’arte giapponese dell’Ottocento e alle opere del giapponismo che cominciarono a diffondersi in Europa, trasferendo le tecniche e le inquadrature di quel mondo nelle sue opere. E’ molto affascinate il parallelo tra l’arte di Toulouse-Lautrec e le stampe giapponesi che la mostra mette in evidenza e accosta in gran parte del percorso. Oltre a numerose stampe di Hokusai è presente anche una lunga sezione dedicata a Kitagawa Utamaro, e la sua serie completa della Maison Vertedal contenuto molto, e ripeto, MOLTO, erotico, che racconta in modo esplicito l’ambiente e la vita all’interno dei bordelli.

Kitagawa Utamaro

In mostra sono esposte oltre 250 opere di Toulouse-Lautrec, dipinti, litografie, acqueforti e la serie completa di tutti i 22 manifesti realizzati dall’artista, provenienti dal Musée Toulouse-Lautrec di Albi e da importanti Musei e collezioni internazionali come la Tate Modern di Londra e la National Gallery of Art di Washington.

La mostra durerà fino al 18 febbraio. Il costo del biglietto intero è di 12,00 €. E’ possibile prenotare i biglietti online direttamente dal sito di Palazzo Reale. Buona visita!

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