Canyoning a Wadi Mujib

Tra pochi mesi (finalmente) tornerò in Giordania per sviluppare un progetto turistico ma soprattutto perché è una terra che ho nel cuore e mi manca come l’aria.

Riguardando l’itinerario e gli appunti presi durante il mio primo viaggio in Giordania, due anni fa, ho rivissuto tutte le emozioni che questa esperienza mi ha dato. Non senza un pò di commozione.

Oggi vi racconterò di una tra le più adrenalitiche avventure che io abbia mai vissuto: il Canyoning nella Riserva Naturale del Wadi Mujib.

Ero partita da Amman molto presto al mattino. Erano circa le sei. Avevo appuntamento alla Riserva verso le otto e mezza, con un amico, guida locale.

Il cielo non prometteva bene, purtroppo. Nella notte una tempesta di sabbia proveniente dall’Arabia Saudita si era abbattuta su tutta la Regione. Anche se sono abituata ad affrontare, per diversi mesi all’anno, la deprimente nebbia della Pianura Padana, trovarsi al centro di una tempesta di sabbia è una cosa completamente diversa.

La sabbia mi entrava nel naso e mi graffiava la gola. L’unico odore che riuscivo a sentire era quello della polvere. Inoltre, guidare sull’asfalto viscido risultava davvero molto pericoloso!

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La giornata non era partita con il piede giusto! Ma, nonostante questo inconveniente, ero felicissima! Erano anni che sognavo di trovarmi tra le spettacolari pareti rocciose del Wadi Mujib. Neanche la tempesta di sabbia più potente del mondo mi avrebbe fermata!

Alle otto e mezza ero al Centro. Scendendo dalla macchina mi resi conto fin da subito che l’umidità di fine agosto nel Wadi era qualcosa di incredibile…il sudore e la polvere si appiccicavano ovunque.

Shadi mi aspettava all’ingresso del Centro. Dopo i primi saluti e l’immancabile tazzina di caffè al cardamomo di benvenuto eravamo pronti per partire.

Wadi Mujib offre, in base alla difficoltà, diversi tipi di percorso per la visita al Canyon: Siq Trail, Canyon Trail e Malaqi Trail. Inoltre, se non avete intenzione di bagnarvi, avete la possibilità di effettuare l’Ibex Trail, che, a differenza degli altri itinerari, è fruibile tutto l’anno.

Io scelsi di fare il Canyon Trail.

Questo, a mio avviso, è uno dei percorsi più emozionanti e completi, ma attenzione: non è adatto a tutti. Se non siete molto allenati vi consiglio il Siq Trial, che inizia dal ponte sulla gola di Mujib e prosegue controcorrente fino alla cascata, per poi ritornare al punto di partenza. Il Siq Trail è sicuramente l’itinerario più gettonato perché dura poco più di due ore, tra andata e ritorno, ed è considerato di moderata difficoltà.

Io e Shadi saliamo sulla Jeep e dopo aver costeggiato un tratto di Superstrada Mar Morto-Aqaba, imbocchiamo una ripida stradina sterrata sulla sinistra che, attraverso scoscese pareti calcaree, mi ha proiettato velocemente su un altro pianeta!

Complice il cielo di polvere, attraversare queste imponenti e suggestive pareti di arenaria color crema è stata un’esperienza surreale e molto emozionante. Guardate il video e ditemi che non vi sembra di essere sulla luna!

Arrivati quindi al punto di ritrovo, prendiamo le nostre corde, lasciamo la Jeep e iniziamo la discesa a piedi fino al fiume.

Gonfio d’acqua 365 giorni all’anno, il fiume Mujib attraversa la gola del Wadi poco prima di sfociare nel Mar Morto. Le montagne di Karak e Madaba raggiungono i 900 metri di altezza, mentre il tratto più basso del Mujib è situato a 416 metri sotto il livello del mare. Wadi Mujib è per questo considerata la depressione più bassa del Pianeta.

Intorno a quest’area, a partire dagli anni Settanta, si è sviluppata una Riserva Naturale che conserva anche un importante numero di specie animali e vegetali. Questa zona, inoltre, è stata scelta per il ripopolamento mirato di alcuni animali, tra cui lo stambecco.

Attraverso una ripida scarpata raggiungiamo finalmente il fiume. Prima di immergermi completamente, assaggio la temperatura dell’acqua con la punta dei piedi. L’acqua era caldissima!

La mia avventura stava iniziando.

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Per più di tre ore ho camminato tra le spiaggette del Canyon, sono scesa attraverso scalini di ferro fissati alla roccia, mi sono arrampicata e ho saltato da un masso all’altro.

Il caldo e l’umidità dentro la gola raggiungono livelli altissimi in questo periodo. Spesso avevo bisogno di fermarmi per riprendere fiato.

In diversi tratti del percorso, però, avevo la possibilità di lasciarmi trasportare dall’acqua attraverso scivoli naturali. Ho nuotato e sono anche scivolata (nel video successivo lo vedrete!!!).

La bellezza del paesaggio in questo luogo è qualcosa di incredibile. Le rocce, imponenti e dalle mille sfumature, in alcuni punti sembrano levigate nel legno. Mi sono seduta nell’acqua, proprio al centro del letto del fiume, e mi sono fatta cullare dalla corrente, cercando di imprimere nella memoria questa bellissima giornata.

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Quando, a metà percorso, abbiamo raggiunto la cascata mi sono trovata ad un bivio. Potevo tornare indietro e rifare il percorso controcorrente oppure scendere nella gola attraverso la cascata di circa 20 m fino arrivare al Centro presso il Ponte Mujib.

Non amo molto le altezze, lo devo ammettere. Ma il pensiero di rifare il percorso al contrario, e la voglia di vincere le mie paure mi hanno convinta a buttarmi. Così Shadi mi ha imbragata, mi ha legata ad un anello fissato alla parete e piano piano mi ha calata giù nella gola, tra il rumore assordante della cascata, e del mio cuore, che per l’emozione ha rischiato di esplodere!

Quando ho toccato terra un urlo di felicità e allo stesso tempo di liberazione mi è uscito dalla gola! Che esperienza incredibile!

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Dopo la discesa della cascata restava ancora circa un’ora di camminata. Qui il percorso diventa più tranquillo e porta direttamente al Centro Visitatori.

L’ultimo tratto del fiume, prima di arrivare alla scaletta che vi conduce al Centro ed immettersi poi nel Mar Morto, è costituito da una piscina di acqua alta dove è possibile rilassarsi e abbandonarsi completamente ripensando a questa esperienza appena conclusa.

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Ecco un breve video girato con la GoPro. Purtroppo i punti più emozionanti non sono riuscita a filmarli non avendo il caschetto per fissare la macchina.

Alcune Informazioni

Quando posso visitare la Riserva? Il Centro Visitatori è aperto dalle 9 alle 17 tutti i giorni. I percorsi che attraversano il Canyon (Siq Trail, Canyon Trail e Malaqi Trail) sono aperti dal 1 aprile al 31 ottobre. I restanti percorso sono fruibili tutto l’anno.

Come arrivare? Il Centro si trova lungo la strada che costeggia il Mar Morto, la Dead Sea Road, all’altezza del ponte che attraversa il Wadi Mujib.

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Cosa indossare? Indossate un costume da bagno, una maglietta, pantaloncini e scarpe da ginnastica o sandali robusti con una suola che permetta una buona presa sulle rocce lisce. Preferite indumenti vecchi e a cui non tenete particolarmente perchè rischierete di graffiarli o rovinarli sfregando sulle rocce.

Il giubbotto di salvataggio viene fornito direttamente al momento del Ceck-In. Agli esperti non viene proposto, quindi pretendetelo!

Portate indumenti e scarpe di ricambio. Potrete cambiarvi negli spogliatoi ma non sono presenti armadietti in cui lasciare oggetti di valore, quindi lasciateli in hotel o in macchina. Non portate con voi telefono o macchina fotografica, rischiate di bagnarli o rovinarli. Vi consiglio solo GoPro o attrezzature a prova di urti e acqua. Togliete gli anelli perchè è facile che possano sfilarsi. Enjoy!

 

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