Umbria On The Road. Itinerario di 10 giorni – 1° parte –

Vi è mai capitato di preparare la valigia, prendere la macchina senza aver prenotato nulla e partire senza sapere di preciso dove andare e neanche per quanto tempo? A me si. E lo ricordo come uno dei viaggi più belli che io abbia mai fatto.

Era l’agosto del 2011 e ancora non avevamo idea di dove avremmo trascorso le vacanze. L’unica cosa di cui eravamo sicuri era che volevamo passarle tra i tesori della nostra bella Italia.

Avevamo pensato alla Toscana, che tanto amiamo, ma eravamo appena tornati da un lungo week end tra Monteriggioni, San Geminiano e la Val d’Elsa, quindi avevamo voglia di cambiare. Ricordo che il giorno prima della data di partenza che ci eravamo prefissati avevamo fatto una scappata in libreria per comprare qualche guida: Abruzzo, Marche o l’Umbria?

Le abbiamo comprate tutte e tre e il giorno dopo ci siamo messi in marcia.

Abbiamo deciso dove andare?

“Mmm…no. Tu intanto parti, quando abbiamo voglia ci fermiamo.”

Giorno 1. Anghiari, San Sepolcro, Città di Castello

 

Cosa c’è da vedere ad Anghiari?

Non lo so, ma il nome mi dice qualcosa. Forse qualche reminiscenza dell’esame di Storia. Quindi parcheggiamo.”

Così ci siamo fermati a visitare il piccolo borgo toscano. E abbiamo fatto bene.

Anghiari, in effetti, è stato il teatro della famosa battaglia dove le truppe fiorentine sconfissero quelle milanesi, permettendo a Firenze di assumere il governo della città. Questo episodio è stato anche affrescato da Leonardo da Vinci nella Sala dei Cinquecento a Palazzo Vecchio a Firenze.

Oltre ad essere una città storicamente importante, Anghiari, è considerata uno dei Borghi più belli d’Italia.

Ci siamo persi per qualche ora tra i viottoli silenziosi del borgo, senza una meta precisa, camminando con calma e ammirando i bellissimi scorci che Anghiari offre. Tutto è conservato benissimo, le chiese, le case in sasso, le antiche mura.

Dopo la prima tappa ad Anghiari abbiamo deciso di visitare velocemente due città d’arte: Sansepolcro, città di Piero della Francesca e Città di Castello, che ha dato invece i natali ad Alberto Burri, uno dei più importanti artisti del secolo scorso.

A Sansepolcro, dopo un veloce giretto nel centro del paese, abbiamo visitato il Museo Civico, un piccolo museo che ospita tantissimi capolavori, non solo di Piero della Francesca, ma anche di Caravaggio, dei Della Robbia e molti altri.

A Città di Castello abbiamo invece visitato la Fondazione Burri, dove sono conservate permanentemente alcune delle opere tra le più significative dell’artista. Avendo studiato Storia dell’Arte è stata davvero una grande emozione poterle vedere dal vivo.

Il polo museale è stato ricavato negli Ex Seccatoi del Tabacco – un complesso industriale degli anni ’50 – ’60. Negli anni ’70 la coltivazione del tabacco venne poi cessata e la società proprietaria, cedette un capannone in uso gratuito all’artista, che l’anno successivo ospitò il suo primo vasto ciclo pittorico denominato – neanche a farlo apposta – Il Viaggio. L’acquisizione successivamente di tutto il complesso da parte della Fondazione Palazzo Albizzini, ha dato l’avvio al progetto di recupero ed adattamento del polo museale.

Giorno 2. Da Gubbio a Perugia

Il secondo giorno del nostro viaggio inizia da Gubbio. Cominciamo il nostro tour visitando la Cattedrale e l’adiacente Palazzo Ducale con il suo splendido cortile interno.

Camminando tra le tipiche abitazioni in sasso, nel cuore della città medioevale, scoviamo una piccola porticina sulla destra con una piccola insegna che cita Botte dei Canonici. – “Botte?? Vino??? Entriamo!” –

E così veniamo a conoscenza di questa enorme ed autentica botte costruita nel XV secolo capace di contenere circa 220 ettolitri di vino.

Saliamo poi, attraverso la caratteristica Via dei Consoli, che sale ampia e curvilinea, verso la scenografica e panoramica Piazza Grande. Potente realizzazione urbanistica, la piazza ospita il Palazzo dei Consoli, simbolo della città, e il Palazzo Pretorio.

Decidiamo poi di sfidare la paura dell’altezza e di salire sulla cima del Monte Ingino con la bidonvia per ammirare la Basilica di Sant’Ubaldo, Vescovo e Patrono di Gubbio. All’interno è possibile vedere il corpo del santo ed i ceri lignei utilizzati nella famosissima Corsa dei Ceri, un suggestivo cerimoniale che ha luogo ogni 15 maggio, dove vengono portati a spalla e di corsa per le vie della città fino alla Basilica di S.Ubaldo dai ceraioli.

Al ritorno decidiamo di scendere a piedi per la Via Sant’Ubaldo che dalla Basilica riporta alla Cattedrale.

Non abbiamo lasciato Gubbio prima di aver conseguito la famosa Patente da Matto. Come e dove si prende? Alla Fontana del Bergello, conosciuta anche come Fontana dei Matti, davanti all’omonimo Palazzo. Per ottenerla occorre fare tre volte il giro della Fontana.

Ci sono due matti in più in giro per il mondo, quindi…ocìo!

Fuori dalle antiche mura di Gubbio abbiamo visitato il Teatro Romano, che attualmente, durante la stagione estiva, rappresenta una suggestiva cornice per spettacoli e rappresentazioni all’aperto.

Riprendiamo la macchina e ci dirigiamo alla volta di Perugia, lo splendido capoluogo umbro.

Trovare parcheggio vicino al centro di Perugia è impresa ardua. Così abbiamo deciso di parcheggiare la macchina a Pian di Massiano e prendere il famoso Minimetrò di Perugia, un sistema di trasporto su rotaia, senza conducente, con trazione a fune.

Armati di scarpe comode e zainetto sulle spalle, iniziamo il nostro itinerario dall’animata Piazza IV Novembre, centro monumentale della città, con la sua splendida Fontana Maggiore, la Cattedrale di San Lorenzo, la Galleria Nazionale e il Palazzo dei Priori. Attraverso l’elegante Corso Vannucci raggiungiamo poi Piazza Italia, con i suoi negozi di lusso e i suoi ristoranti. Alla fine del Corso si trovano i Giardini Carducci, una spettacolare terrazza sulla città. Qui abbiamo fatto una lunghissima sosta panoramica dalla quale abbiamo potuto ammirare il tramonto. Che emozione!

Abbiamo poi raggiunto la Rocca Paolina, una suggestiva fortezza con i suoi sotterranei, attraverso cui si può camminare e sbirciare dentro le antiche botteghe. Vale davvero una visita! Noi abbiamo avuto la fortuna di visitarla di sera ed è stata un’esperienza bellissima e molto romantica!

Dalla Rocca siamo poi tornati al parcheggio, attraverso un sistema di percorsi pedonali meccanizzati, di scale mobili e gallerie sotterranee, che permettono di raggiungere il centro storico, attraverso un viaggio nelle viscere della città.

Giorno 3. Da Assisi a Spello

Terzo giorno di viaggio. Ci spostiamo in direzione Assisi. Il tempo è sempre meraviglioso e noi sempre più entusiasti di scoprire, giorno dopo giorno, una regione così bella e ricca di tesori.

Arriviamo ad Assisi in tarda mattinata e subito ci dirigiamo verso la Basilica di San Francesco, sul Colle Paradiso. Toglie il fiato a vederla da fuori, nella sua imponente semplicità. L’abbiamo visitata in assoluto silenzio, rapiti dai colori degli affreschi e dalla luce che entrava dalle vetrate e dai rosoni. Un luogo magico, non ci sono altre parole.

Decidiamo di fare un giro per la città, abbiamo mangiato qualcosa, poi abbiamo raggiunto la Basilica di Santa Chiara. Meravigliosa e semplice allo stesso tempo, nei suoi toni bianco e rosa.

Non eravamo stanchi di camminare quindi prendiamo la macchina e saliamo verso il Monte Subasio per arrivare, dopo circa 5 km all’Eremo delle Carceri. Tra olivi, querce e lecci raggiungiamo questa oasi di pace immersa nella natura dove San Francesco si riuniva in preghiera con i suoi compagni. Questa è un’esperienza che consiglio a tutti, al di là della religione. Visitare questo Eremo è davvero un viaggio nello spirito, fatto di pace, silenzio e meditazione.

Ci rimettiamo in cammino verso Spello, dove avremmo dormito per la notte.

Spello è stata una vera sorpresa. Antico borgo collinare, conserva più di ogni altra città umbra tracce della presenza romana, con le sue mura, le porte e l’anfiteatro.

Giorno 4. Da Foligno a Montefalco

Foligno, città moderna, dinamica ed industriale. Decidiamo di fermarci per una breve visita del centro storico. Un mio collega, nativo della città, me ne ha sempre parlato molto bene, quindi ero curiosa di partire alla scoperta della città umbra.

Abbiamo iniziato il nostro giro da Piazza della Repubblica, con il Duomo dal magnifico portale, il Municipio e Palazzo Trinci con gli affreschi di Gentile da Fabriano.

Prima di lasciare Foligno abbiamo visitato l’Oratorio rinascimentale della Nunziatella che custodisce affreschi del Perugino e S. Maria Infraportas, la Chiesa più antica di Foligno, eretta fuori dalla cinta muraria.

Partiamo in direzione Montefalco. Volevamo dormire lì perchè Montefalco domina da un colle la pianura del Topino e a noi questa cosa faceva sorridere.

Prima di arrivare abbiamo incontrato Trevi sulla nostra sinistra, tinta di rosa. Come potevamo non fermarci?

Una distesa di ulivi ci ha accompagnato lungo la salita che conduce al centro della città. Lungo la strada abbiamo incontrato il Santuario della Madonna delle Lacrime, sorto per custodire un’immagine miracolosa della Madonna, dipinta nel 1483.

Il centro della città è l’ampia Piazza Mazzini, dominata dal Palazzo Comunale. Da qui, con un sottopasso si raggiunge la Torre Civica.

L’olio è una realtà molto importante della città di Trevi così abbiamo deciso di fare visita al Frantoio con l’idea di fare un po’ di shopping gastronomico. Il Frantoio offre inoltre l’opportunità di degustare i suoi prodotti.

Ripartiamo per Montefalco e arriviamo verso sera. Troviamo alloggio per dormire e ci spostiamo verso il centro per mangiare qualcosa.

Il paese quella sera era in festa con l’edizione annuale dell’Agosto Montefalchese. Ci siamo uniti ai festeggiamenti e ci siamo infilati in una taverna a degustare i golosi piatti della tradizione locale e a bere litri di Sagrantino.

Mamma mia…la ricordo come una delle serate più belle della mia vita…

Non so dove tu ora sia, dolce angelo biondo, ma spero che tu posso avere ancora questo sorriso e la serenità di questi giorni.

Giorno 5 e 6. Spoleto

A Spoleto abbiamo deciso di fermarci più del solito. Spoleto è una città che ha un rapporto molto speciale con la natura e volevamo approfittarne per fare belle escursioni, senza fretta.

Appena arrivati decidiamo di visitare la città storica ad iniziare dal Teatro Romano. Siamo poi saliti in Piazza del Duomo e da Piazza del Campello iniziamo la nostra escursione: una bellissima passeggiata panoramica, detta anche Giro della Rocca, che circonda la sommità del Colle Sant’Elia, su cui sorge la splendida Rocca Albornoziana, e si congiunge, attraverso il Ponte delle Torri – a prova di vertigini – al Monteluco, dove è presente il Fortilizio dei Mulini e dove hanno inizio numerosi sentieri naturalistici.

Leggi la seconda parte del mio viaggio qui.

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