Da Camogli a San Fruttuoso. Tra leggende e Trekking

Incastonata come una pietra preziosa tra Camogli e Portofino, in un braccio di mare incontaminato, sorge l’Abbazia di San Fruttuoso, complesso architettonico unico nel suo genere e che nel corso dei secoli è stato chiesa benedettina e covo di pirati, prima di diventare proprietà della famiglia Doria.

La leggenda del drago

Nella bellissima Regione che è la Liguria, ricca di storia, tradizioni e bellezze naturali, non potevano mancare luoghi legati a leggende e personaggi importanti. L’Abbazia di San Fruttuoso è uno di questi.

La leggenda narra che un giorno, tanto tempo fa, un terribile e crudele drago scelse la solitaria baia, dove ora sorge l’Abbazia, come sua dimora e divorasse tutti coloro che osavano avvicinarsi alla zona.

Un giorno un angelo comparve ai monaci Giustino e Procopio chiedendo loro di seguirlo nel luogo in cui avrebbero potuto costruire una chiesa in memoria di San Fruttuoso, Vescovo catalano, morto sul rogo durante le persecuzioni cristiane. I due, accompagnati dall’angelo, giunsero nella baia ligure tenuta sotto assedio dal drago.

L’angelo decise di affrontarlo e dopo una lunga lotta riuscì a sconfiggerlo, uccidendolo con la sua spada. Giustino e Procopio costruirono la chiesa in onore del loro fratello che da quel momento divenne il protettore dei naviganti e il suo culto si diffuse in tutta Regione.

L’Abbazia

L’Abbazia di San Fruttuoso fu costruita tra il X e XI secolo ma fu solo nel XIII secolo che la famiglia Doria gli donò l’aspetto attuale, ristrutturandone il chiostro. Quando poi nel Quattrocento i frati benedettini l’abbandonarono, l’Abbazia visse lunghi anni in stato di degrado e l’alluvione del 1915 ne provocò anche in parte il crollo. Nel 1933 una grande opera di restauro promossa dal FAI ne ripristinò i danni e la Chiesa subì una sorta di rinascita verso l’aspetto originario che è quello che oggi possiamo ammirare in tutta la sua bellezza.

A San Fruttuoso è possibile visitare l’antica chiesa monastica sul cui altare maggiore si trova il piccolo cofanetto in argento che conserva le reliquie dei martiri Fruttuoso, Augurio ed Eulogio. Nelle sale del complesso monastico, restaurato completatamene negli anni Novanta, trova posto anche il Museo del Monte, che raccoglie documenti sulla storia dell’Abbazia, testimonianze della vita dei monaci del tempo e una corposa esposizione di ceramiche.

Dal piano inferiore del chiostro si può accedere ai sepolcri dei Doria. Le tombe sono collocate a schiera e l’alternarsi del marmo bianco e della pietra grigia dà vita ad un bellissimo effetto cromatico.

Lungo la strada che dall’Abbazia porta al borgo dei pescatori si trova invece la torre di Andrea Doria costruita per difendere il borgo dalle incursioni dei pirati. Sulle due facciate è presente l’aquila imperiale, lo stemma dei Doria.

Di fronte al Monastero, la piccola insenatura nasconde anche un tesoro. Immerso nelle acque, infatti, a diciassette metri di profondità, riposa da oltre cinquant’anni il Cristo degli abissi, una statua in bronzo con le braccia alzate in segno di benedizione, alta due metri e mezzo, molto cara ai sub. Per ammirarlo non è necessario immergersi perché durante la bella stagione, quando il mare è calmo e trasparente, è possibile ammirarlo dalle imbarcazioni, utilizzando un batiscopio.

Come arrivare

L’Abbazia di San Fruttuoso si trova immersa nel Parco Naturale di Portofino, al termine di un’incontaminata baia raggiungibile soltanto a piedi o in battello. Camogli può essere il punto di partenza di una gita in barca che consiglio a chi vuole scoprire bellezze altrimenti irraggiungibili. Questa escursione tocca anche Punto Chiappa, con i suoi limpidi fondali, un vecchio mulino ad acqua trasformato in trattoria e la tradizione ultracentenaria della Tonnarella della Chiappa, attualmente visitabile, che creano un’atmosfera irreale intorno a questo piccolo paradiso quasi inesplorato.

Come dicevo, l’Abbazia di San Fruttuoso è raggiungibile anche attraverso un percorso di Trekking, il Sentiero delle Batterie, che è il percorso che qualche settimana fa ho fatto io. Lasciata l’auto nel parcheggio a pagamento, dalla Chiesa di San Rocco, a Camogli, si scende attraverso un sentiero che costeggia il mare verso Punta Chiappa, fino ad arrivare in località Batterie, in cui si possono vedere i resti dei bunker utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale. Da qui il percorso si fa un po’ impegnativo perché è necessario passare su rocce a picco sul mare dove sono presenti poche rientranze dove mettere i piedi. I punti più difficoltosi del percorso, come il famoso Passo del Bacio, sono comunque dotati di catene che garantiscono la sicurezza ma è indispensabile comunque prestare molta attenzione. La camminata è molto suggestiva e offre alcuni tra gli scorci più belli di tutta la Liguria.

Il tempo di percorrenza del percorso, che è di circa 10 km, è indicativamente di tre ore. Una volta arrivati a San Fruttuoso si ha la possibilità di tornare a Camogli attraverso un sentiero ad anello chiamato Sentiero delle Pietre Strette oppure con i battelli che partono ogni ora di fronte all’Abbazia.

Dal centro di Camogli, si raggiunge poi San Rocco in circa trenta minuti, attraverso una tipica crêuza de mä, tutta in salita. La passeggiata attraverso la vecchia mulattiera gradinata è piacevole perché si snoda tra uliveti e belle villette ma se siete reduci dal percorso che vi ho appena descritto e come me, non siete molto allenati, potrebbe essere davvero molto dura arrivare fino in cima!

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2 thoughts on “Da Camogli a San Fruttuoso. Tra leggende e Trekking

  • Reply Francesca | Chicks and Trips 25 Maggio 2018 at 12:05

    L’ho fatta anche io, ma al contrario: da San Fruttuoso a Portofino e nonostante la fatica (diciamo che non ero affatto attrezzata) è stata davvero una passeggiata bellissima!

  • Reply Giulia | Little Miss Spaghetti 25 Maggio 2018 at 16:13

    Amo questa gita, l’ho fatta tante volte ma mi piace sempre tanto . Per tornare a san Rocco volendo c’è un bus !

Rispondi a Giulia | Little Miss Spaghetti Annulla risposta

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