Consigli per un’abbronzatura sana ed ecologica

Il sole è una fonte inesauribile di energia e benessere per il nostro organismo ma allo stesso tempo può rappresentare un vero e proprio pericolo per la nostra pelle. La scelta della giusta protezione solare non è quindi una cosa da sottovalutare.


Il sole fa bene o fa male?

I benefici che la nostra grande stella apporta al nostro organismo sono innumerevoli. I suoi raggi stimolano la produzione di Vitamina D, che aiuta l’assorbimento e il deposito del calcio e del fosforo, elementi essenziali per il benessere delle nostre ossa; aiutano la guarigione di diverse patologie cutanee, come la psoriasi o la dermatite e migliorano l’umore.

I raggi solari, però, possono trasformarsi in nemici molto aggressivi per la nostra pelle. Nonostante tutte le raccomandazioni, le campagne di sensibilizzazione, gli screening gratuiti promossi da numerosi Comuni, molte persone continuano a sottovalutare il problema ignorando le regole fondamentali per esporsi al sole in modo sicuro. Lo dimostrano i dati e gli oltre 2.000 decessi annui per melanoma causati da un’esposizione non adeguata.

Il melanoma è un tumore subdolo e molto pericoloso ma non è l’unico danno che i raggi solari possono causare alla nostra pelle. Macchie, eritemi, invecchiamento precoce. Per evitare tutto questo è fondamentale esporsi al sole solo dopo aver applicato un prodotto che la protegga la pelle in modo adeguato dai raggi UVB e UVA.


Protezione consapevole

Durante la scelta della protezione solare è necessario tenere in considerazione almeno due aspetti per proteggere consapevolmente sia la nostra pelle che l’ambiente:

Il Fattore di Protezione Solare

Il Fattore di Protezione Solare (SPF) è l’efficacia protettiva di un filtro solare espressa da un numero. Maggiore è questo valore numerico, maggiore sarà la protezione. I valori di SPF riguardano la protezione nei confronti dei danni causati dai raggi UVB, responsabili dell’abbronzatura ma anche dell’eritema solare e dei tumori della pelle. La protezione solare deve però tenere conto anche dei raggi UVA, i principali responsabili del fotoinvecchiamento e delle macchie cutanee. E’ importante quindi che, nelle etichette, oltre al valore di SPF, sia presente anche il simbolo di un cerchio che contiene la sigla UVA.

L’impatto sull’ambiente e sui mari

Vi siete mai chiesti cosa ne sarà delle sostanze che compongono la maggior parte delle creme solari in commercio una volta disperse nell’acqua e quali sono i loro effetti sull’ambiente marino?
Una ricerca stima che, ogni anno, circa tra le 6.000 e le 14.000 tonnellate di crema solare si depositano nelle barriere coralline e che alcuni filtri solari danneggiano la struttura dei coralli causandone lo scolorimento e la morte. I principali colpevoli sono l’oxybenzone e l’octinoxate, molecole organiche sintetiche altamente stabili che non si rompono quando entrano in acqua. Un po’ come buttare un secchio di cannucce in mare.
La tossicità di questi elementi è talmente preoccupante che alle Hawaii, in Florida e in Messico l’uso di creme solari che li contengono è vietato. In molti altri Paesi, il divieto, diventerà operativo nei prossimi anni.


Cosa e quali sono i Filtri Solari

I Filtri Solari sono delle sostanze che vengono inserite all’interno dei prodotti cosmetici in modo tale da proteggere la pelle dai danni provocati dalla radiazione solari. I Filtri possono essere naturali (filtri fisici) oppure sintetici (filtri chimici). I filtri chimici sono molecole che penetrano nella pelle, intrappolano le radiazioni UV e le convertono in radiazioni infrarosse. La biocosmetica, invece, utilizza filtri UV minerali, come il biossido di titanio o l’ossido di zinco, che riflettono e disperdono la luce del sole come se fossero tanti piccoli specchi.

Perché scegliere di utilizzare i solari naturali?

I filtri solari sintetici sono dannosi per l’organismo? La questione sulla pericolosità di queste sostante, una volta assorbite dal corpo, è stata ripetutamente sollevata negli ultimi anni. Alcuni studi hanno dimostrato la presenza dei filtri chimici nel latte materno ed altri asseriscono che alcuni di questi possono essere assorbiti dalla pelle ed agire sul sistema endocrino.
La situazione rimane comunque controversa e su questo aspetto non voglio esprimermi anche perché pare che la tossicità sull’uomo rimanga molto bassa. Io, con la pelle color muro e piena di nei che mi ritrovo, evito sempre l’esposizione diretta a prolungata, quindi, anche se utilizzassi creme solari chimiche, (definizione sbagliata, perché tutte le creme sono prodotti chimici) quelle due volte all’anno, non credo possano danneggiare il mio organismo più dello smog che respiro durante le mie camminate mattutine. Detto questo, personalmente, il mio primo obiettivo, nella scelta di un filtro solare è che non risulti tossico per l’ambiente. Mi fido ed uso da anni le creme solari con filtri fisici (o minerali) e sono contenta di non danneggiare l’ambiente e al tempo stesso di proteggere la mia pelle in modo naturale.


Quale è il Fattore di protezione più adatto?

Quando scegliamo la protezione solare dobbiamo tenere conto di molte cose. Innanzitutto conoscere il giusto fototipo della nostra pelle, poi tenere in considerazione il tempo di esposizione, il luogo e l’orario in cui ci esponiamo.

In base alla classificazione dermatologia basata sulla qualità e sulla quantità di melanina presente nella nostra pelle, quindi, è stato stilato una schema in grado di aiutarci nella scelta nella Protezione Solare:

Protezione bassa: fino a SPF 10. Per chi ha la pelle molto scura e poco sensibile al sole, i capelli e gli occhi scuri. Questo tipo di pelle non si brucia praticamente mai. Ma attenzione, anche le persone con la pelle scura hanno bisogno di protezione: i danni a carico delle strutture cutanee riguardano tutte le etnie.

Protezione media: SPF 15, 20, 25. Per chi ha la pelle mediamente scura e i capelli scuri. Questo tipo di pelle si abbronza facilmente e difficilmente subisce scottature.

Protezione alta: SPF 30, 50. Per chi ha la pelle chiara, con capelli e occhi chiari. Questo tipo di pelle si arrossa facilmente al sole.

Protezione molto alta: SPF 50+. Per chi ha la pelle molto chiara, i capelli biondi o rossi ed eventuali lentiggini e per i bambini e neonati. Si brucia molto facilmente, anche all’ombra.


Le 6 regole fondamentali per un’abbronzatura perfetta

Ricapitolando, cosa fare per avere un’abbronzatura invidiabile ma allo stesso tempo proteggere la nostra pelle e l’ambiente? Ecco 6 regole fondamentali per una tintarella sana ed ecologica:

Scegli il prodotto giusto in base al tuo tipo di pelle. La pelle chiara e sensibile si scotta più facilmente.

Non esporti mai ai raggi solari senza protezione. Applica generosamente la protezione solare. Utilizzarne meno può compromettere l’efficacia del prodotto.

Applica la protezione più volte al giorno, soprattutto dopo il bagno o dopo aver sudato ed evita le esposizioni prolungate soprattutto durante le ore centrali della giornata.

Bevi tanta acqua. Stare sotto al sole per tante ore può disidratare la tua pelle, renderla meno tonica e favorire il suo precoce invecchiamento.

Applica la protezione anche su labbra, naso. orecchie e collo. Non dimenticare di proteggere in modo adeguato anche i tuoi nei.

Dopo l’esposizione applica un doposole rinfrescante per rigenerare la pelle. Il gel d’aloe e l’olio di cocco sono perfetti a questo scopo, idratano la pelle e prevengono la comparsa di rughe e segni del tempo.

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