Cinque motivi per visitare la Giordania. E per innamorarsene.

Ogni viaggiatore conserva dentro di sé un luogo speciale (a volte anche più di uno) a cui è emotivamente legato, un luogo in cui si sente a casa o in cui spera di tornare il prima possibile. Il luogo in cui io ho lasciato un grosso pezzo del mio cuore, e di cui non mi stancherò mai di parlare, è sicuramente la Giordania, una terra ricca di meraviglie archeologiche e naturali che già da sole meritano il viaggio.

La Giordania è famosa nel mondo per l’imponente bellezza di Petra, per il bellissimo deserto del Wadi Rum, il tramonto sul Mar Morto e i mercati di Amman. Ma la Giordania è molto, molto di più. Ecco ALCUNI dei motivi che mi fanno amare questo paese e desiderare di tornarci ancora e ancora.

Le persone

Welcome, Welcome to Jordan 


La popolazione giordana mi ha sorpreso in tanti modi, ma ciò che non scorderò mai è sicuramente la generosità, la gentilezza e l’apertura di questa gente. Non solo delle famiglie che mi hanno ospitato e accompagnato durante il viaggio ma di ogni singola persona che ho incontrato.

Ahlan Wa Sahlan o Welcome to Jordan sono frasi che vi sentirete rivolgere spesso in Giordania. Ovunque andrete sarete accolti con questo benvenuto caldo, onesto e sincero e dal significato molto profondo.

L’ospitalità e la condivisione, infatti, sono elementi importanti nella cultura giordana che sono eredità diretta della cultura beduina. I beduini (quei pochi che rimangono), infatti, non sono di certo benestanti, anzi, vivono alla soglia della povertà. Nonostante questo, la vita nella difficile realtà desertica ha insegnato loro che la solidarietà e l’aiuto reciproco sono indispensabili, sia tra di loro sia con gli stranieri e che la soddisfazione maggiore sta nel dare e non nel ricevere. 

L’intenzione di ogni giordano è di far sentire ogni singolo ospite come se fosse a casa propria. Non sarà difficile che qualcuno vi inviti a prendere il tè in casa sua, nel suo negozio o all’interno della sua tenda. Un tè che diventeranno due, o anche tre. Quindi, mettetevi a vostro agio e godetevi questo momento. Sicuramente sarà un’esperienza che non dimenticherete facilmente.

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Il deserto

Soft as the sea, strong as the desert, fast as the wind. Forever free.

Dicono che il primo amore non si scorda mai. In questo caso è così. Non scorderò mai il rosso deserto del Wadi Rum, a mio avviso, uno dei più belli del mondo. Trovarsi nel Wadi Rum ti fa capire realmente, anche se può apparire banale, quanto la natura del nostro pianeta sia bella e quanto sia piccolo e insignificante l’uomo.

Vaste dune sabbiose, strette gole e archi naturali rendono il Wadi Rum un luogo travolgente. A tratti vi sembrerà di essere sulla Luna, incredibilmente lontano da tutto il resto del mondo.

Quando si arriva nel deserto del Wadi Rum scoprirete che esistono ancora posti dove è possibile godere della benedizione di un completo silenzio. Un silenzio potente, energico, quasi assordante, rotto solo dal rumore del respiro.

La bellezza della natura qui è illimitata. Con la luce del giorno il Wadi Rum si colora di una bella varietà di gialli e rossi. Ma di notte, quando le stelle e la luna illuminano il cielo scuro, il deserto si trasforma in un vero e proprio luogo da favola.

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Alba e Tramonto


La magia dell’alba e la bellezza del tramonto vissuti nel deserto del Wadi Rum hanno un sapore particolare.

Quando il sole sorge nel Wadi Rum il cielo si tinge di nero e di viola, per passare poi all’arancione e all’azzurro. Quando i primi raggi del sole illuminano le cime delle montagne, queste sembra prendano fuoco.

Il tramonto poi è in grado di trasformare tutto. Il cielo vira lentamente dal blu al giallo dorato passando da un intenso rosso fuoco, colorando di nero le montagne e le dune color cannella. Avvolti nella luce del sole al tramonto nel Wadi Rum, è impossibile non sentirsi piccoli e insignificanti di fronte a tanta bellezza. E’ un posto magico, quasi spirituale.

Per assistere e godere di questo momento sedetevi su una roccia in silenzio e lasciate che tutta questa bellezza vi accarezzi. Magari sorseggiando un caldo bicchiere di tè. La conclusione perfetta di una giornata perfetta!

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Esperienze magiche

Petra è uno di quei rari posti dove anche chi non crede alla magia è destinato a cambiare idea. Se saprete coglierne l’incanto, ascoltarne il silenzio, osservandone il mutare dei colori, tornerete a casa con un vero, inesauribile, Tesoro.

Visitare Petra durante il giorno è un’esperienza travolgente, indimenticabile. Ma di notte, l’antica città si trasforma in uno dei luoghi più magici del mondo. Solamente una coperta di stelle e migliaia di candele guideranno i vostri passi lungo il Siq, il canyon di arenaria, accesso segreto alla città. E ad un tratto, attraverso una spaccatura nella roccia, il Tesoro vi apparirà in tutta la sua bellezza. Vi mancherà il fiato per qualche istante e non crederete ai vostri occhi. E io scommetto, che al ritorno, vi volterete indietro, con gli occhi forse un po’ lucidi, quasi a fissare nella mente e nel cuore questa immagine. Perché ne sono sicura, come me, chiunque visiti Petra, vi lascerà un pezzetto di cuore.

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La cucina

Sahtain wa ‘Afiya

Il cibo è un aspetto molto importante della cultura giordana. Per quanto possa apparire strano a noi occidentali, sempre di corsa e abituati a mangiare un panino al volo, per i giordani, il cibo, non rappresenta soltanto una necessità fisiologica. Indipendentemente dai loro mezzi economici il cibo è uno strumento usato per esprimere ospitalità e generosità. Il nomadismo delle tribù li ha costretto a nutrirsi di cibi trasportabili come il riso e i datteri e a mangiare la carne di animali che avevano al seguito, in particolare pecora e cammello. Quella giordana è quindi una cucina con evidenti origini beduine e ancora oggi molti piatti vengono preparati utilizzando metodi di cottura tradizionali come la cottura sotto la sabbia.

Come dicevo, il momento del pasto è un momento molto importante e di condivisione. Consumare un pasto insieme ad una famiglia giordana in un piccolo villaggio è un’esperienza indimenticabile. Unirsi alla popolazione locale può essere inoltre un modo meraviglioso per conoscere meglio la loro cultura.

Non importa quali siano i vostri gusti, la cucina giordana offre piatti che accontentano il palato di tutti! 

Generalmente, il pasto inizia con il Mezzeh, una sorta di antipasto, composto da vari tipi di salse servite in piccoli e coloratissimi piatti, che si consumano con pane arabo caldo.

Il pasto prosegue con una specialità a base di carne e verdura. ll Mansaf è il piatto nazionale giordano, che ha radici nella cultura beduina ed è l’emblema dell’ospitalità delle tribù nomadi. Esso consiste in carne d’agnello cotta in un particolare tipo di yogurt secco chiamato Jameed, mescolato a spezie e pinoli tostati; il composto viene poi deposto su una sottile sfoglia di pane beduino, lo Shrak, ricoperta di riso Pilaf. Il Mansaf viene servito su un piatto di grandi dimensioni, posto al centro della tavola.

Il viaggio all’interno di questo spettacolare paese non finisce qui. Tra pochi mesi vi porterò di nuovo alla scoperta della famosa terra dei Nabatei. Vi va di venire con me?

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One thought on “Cinque motivi per visitare la Giordania. E per innamorarsene.

  • Reply iltuopostonelmondo 23 Marzo 2018 at 10:29

    Sono anni che sogno di programmare un viaggio in Giordania, entro nel tuo blog e mi appare, come per magia il tuo articolo… coincidenze? Non credo proprio AHAHAH
    Mi hai fatto innamorare ancor di più di questo paese non soltanto con le tue splendide foto ma anche dal modo in cui ne parli. Complimenti *-*

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