Christiania, la comunità Hippy di Copenaghen

Un quartiere degradato, un ammasso di fango e spazzatura, un ritrovo per drogati e senzatetto. Questa è l’impressione che, una persona da una mentalità un po’ ristretta, percepisce visitando per la prima volta Christiania. Ma andando più in profondità, oltre le bancarelle in legno della tanto controversa Pusher Street, si avverte perfettamente che questo è un luogo unico al mondo, in cui il senso di aggregazione regna sovrano, un luogo in cui il concetto di proprietà privata non esiste, in cui la sua intera comunità sogna una vita autonoma, libera e diversa da quella che impone la società, dove le auto sono bandite, in cui l’economia è basata sulla sostenibilità e sul riciclo e dove la creatività e l’attivismo ambientale hanno un ruolo predominante.

Cos’è Christiania

Christiania è un quartiere di Copenaghen fondato nel 1971 sulla scia della contestazione giovanile sessantottina, in un’area dell’Isola di Christianshavn, utilizzata durante la guerra come base navale dall’Esercito.

Dopo la fine del conflitto, le Forze Armate abbandonarono gradualmente gli edifici di questa zona e numerosi hippy, studenti, artisti ed anarchici abbattendo le recinzioni che impedivano il suo accesso, dichiararono l’area una città libera e in poco tempo vi si trasferirono per realizzare il sogno di una vita basata sulla libertà, la creatività e la comunità. Nacque così  FreeTown Christiania.

Christiania  e il Governo Danese

I primi tempi, il Governo permise alla comunità di vivere a Christiania con poche interferenze, sia da parte sua che da parte della Polizia e concesse ai residenti una larga autonomia di gestione. I Christianiti cominciarono progressivamente a modificare l’ambiente in cui vivevano, sia dal punto di vista urbanistico che sociale, costruendovi abitazioni, fognature, imprese artigianali, una scuola, un panificio, bar e ristoranti, e numerose attività ricreative tra cui un teatro, un cinema e una radio. In questi anni, Christiania divenne il fulcro della vita culturale alternativa di Copenaghen grazie anche ad una serie di lavori collettivi, concerti e spettacoli teatrali di fama internazionale. I residenti scrissero e stabilirono le proprie regole, la Common Law di Christiania, coniarono la propria moneta e cominciarono a prendere parte alle elezioni, rappresentando la comunità al Municipio di Copenaghen.

Christiania la Rivoluzionaria

Il rapporto con lo Stato non è però sempre stato tutto rose e fiori. Nonostante hashish e marijuana siano illegali in Danimarca, questo quartiere è famoso in tutto il mondo per il clima di tolleranza nei confronti delle droghe leggere e il governo danese è sempre stato abbastanza permissivo per quanto riguarda il loro uso e la loro coltivazione all’interno della comunità, che rappresentava per i residenti anche un metodo di sostentamento. Come è facile intuire, purtroppo, tutto questo si è trasformato con il tempo in un vero e proprio mercato di spaccio e i piccoli produttori di cannabis sono stati soppiantati progressivamente da bande di spacciatori poco raccomandabili, anche se in molti credono siano introdotti dallo Stato stesso, e la cosa non mi stupisce. Comunque, a causa dell’aumento della criminalità, negli ultimi anni, il Governo ha aumentato la pressione e il controllo su Christiania, anche minacciando di sgomberare l’area. Governo e Christianiti sono comunque in accordo sul fatto che, per fare in modo che il quartiere – e il turismo nella zona, che rappresenta una grande opportunità per entrambi – sopravviva, sia necessario operare insieme per tenere alla larga la criminalità organizzata che infesta le loro strade.

Cristiania è un posto sicuro?

La struttura di Freetown Christiania non è più quella degli anni Settanta e sta progressivamente cambiando ma è ancora un luogo pieno di fascino e che vale la pena visitare durante un viaggio a Copenaghen! Non vedrete hippy con fiori profumati tra i capelli che suonano la chitarra intorno al fuoco e praticano l’amore libero ma una vera e propria città organizzata, piena di arte e graffiti colorati, di case costruite a mano e con materiali riciclati, di caffetterie e ristoranti dove è possibile mangiare dell’ottimo cibo, di botteghe artigiane, laboratori, sale per eventi e concerti, una città ricca di iniziative culturali e sociali e brulicante di gente ospitale ed educata che vuole vivere in modo libero e sereno. E chi è sereno non porta odio né criminalità. Troverete famiglie con bambini che cenano al ristorante, imprenditori in giacca e cravatta che con la loro valigetta, terminata la giornata di lavoro, bevono una birra al pub e magari si fumano anche una canna, da studenti, turisti. Christiania non è solo un posto dove comprarsi uno spinello. Christiania non è solo Pusher Street.

Cosa vedere a Christiania

Stadens Museum for Kunst

La Stadens Museum for Kunst si trova in un ex magazzino di artiglieria, vicino all’ingresso principale di Christiania ed è una grande galleria d’arte dove vengono esposte sia opere d’arte contemporanea di artisti danesi che stranieri.

Loppen

Nello stesso edificio si trova il Loppen, una sala per concerti che negli anni ha ospitato artisti emergenti poco conosciuti ma anche grandi gruppi e cantanti internazionali tra cui gli Smashing Pumpkins.

Den Grå Hal

Il Den Grå Hal è un grandissimo e coloratissimo spazio culturale ricavato nell’ex centro ippico militare. Alcune tra la band più importanti al mondo hanno suonato qui ed entusiasmato la platea: Bob Dylan e Metallica per citarne alcuni.

Dyssen

Il Dyssen è un sentiero di circa 2 km che corre lungo i baluardi del vecchio fossato di Christianshavn. Il posto è l’ideale per passeggiare a piedi o in bicicletta o fare una pausa tra cigni ed aironi.

ALL’INTERNO DI CHRISTIANIA NON SONO GRADITE LE FOTOGRAFIE. QUELLE CHE HO INSERITO IN QUESTO ARTICOLO SONO ESTRATTE DA UN BREVE FILMATO CHE HO GIRATO CON IL CONSENSO DEI RESIDENTI DELLA COMUNE E CHE A BREVE PUBBLICHERÒ’. PERDONATE QUINDI LA BASSA QUALITÀ’ DELLE IMMAGINI 🙏

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3 thoughts on “Christiania, la comunità Hippy di Copenaghen

  • Reply anna 11 Maggio 2018 at 8:05

    Ma sai che sono stata a Copenaghen e nessuno mi ha mai parlato di questo posto? Forse perchè come dici tu in apparenza è un posto “non sicuro”, ma da quanto scrivi e dalle foto, mi sembra invece un bellissimo posto, dove regna la libertà. Me lo terrò in mente, la prossima volta che faroò un altro giro a Copenaghen, città che io adoro.

  • Reply Silvia Bonini 11 Maggio 2018 at 8:23

    Devi assolutamente! Poi credo che in primavera o in estate renda molto di più! Purtroppo non ho fatto foto per rispetto dei residenti. Però voglio montare presto un breve video che ho fatto nelle zone in cui è permesso. Io sono stata diverse volte durante il mio soggiorno, anche di sera per cenare, perché costa tutto molto meno all’interno e non mi sono mai sentita insicura, mai!

  • Reply Cristiana 11 Maggio 2018 at 10:31

    Secondo me invece le immagini sono stupende e penso che descrivano egregiamente il quartiere.

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